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Panasonic colpita da attori minacciosi, subisce una violazione dei dati

Il colosso tecnologico giapponese Panasonic ha confermato un attacco informatico e una violazione dei dati avvenuti a metà novembre 2021. L'informazione è stata resa pubblica in un comunicato stampa di Panasonic, reso pubblico alla fine della scorsa settimana.

La società ha informato che l'indagine interna condotta dal team IT di Panasonic ha mostrato che "alcuni dati su un file server" sono stati accessibili illegalmente.

Naturalmente, l'incidente è già stato segnalato alle rispettive autorità e la società si sarebbe occupata di qualsiasi buco specifico utilizzato dai malintenzionati per entrare nella rete.

Anche l'aiuto esterno sotto forma di un consiglio di sicurezza di terze parti è stato portato a bordo, per indagare ulteriormente sull'incidente e "determinare se la violazione ha coinvolto informazioni personali dei clienti e/o informazioni sensibili relative all'infrastruttura sociale", secondo il comunicato stampa.

Segnalando la violazione dei dati, ZDNet ha individuato due diversi organi di stampa in lingua giapponese che hanno affermato che la violazione effettiva è durata mesi e si è protratta dalla fine di giugno al 3 novembre. Quando è stata contattata per ulteriori dettagli dal punto vendita statunitense TechCrunch, Panasonic ha confermato che la data dell'11 novembre menzionato nel comunicato stampa è stato effettivamente il momento in cui è stata rilevata la violazione, non un momento isolato nel momento in cui è avvenuta.

Una delle due testate giornalistiche in lingua giapponese che si sono occupate dell'incidente ha anche affermato che i server che sono stati violati avrebbero archiviato informazioni relative ai soci in affari di Panasonic e alla produzione e alla tecnologia dell'azienda. L'esatta natura delle informazioni a cui si accede rimane incerta.

Gli altri media giapponesi hanno chiamato Mainichi informazioni relative a Panasonic che dipingono l'incidente con toni più cupi, con una Panasonic che afferma che la società "non può negare la possibilità di un incidente grave". Resta da vedere se qualche banda di ransomware pubblicherà un vanto sulla sua pagina web oscura e si assumerà la responsabilità dell'attacco, supponendo che abbia ottenuto informazioni che appartengono in modo dimostrabile a Panasonic.

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