Gli Stati Uniti offrono una ricompensa di 10 milioni di dollari per le informazioni sui membri chiave del ransomware Hive

Il governo degli Stati Uniti ha recentemente fatto notizia offrendo una sostanziosa ricompensa di 10 milioni di dollari per qualsiasi informazione che porti all'identificazione o alla localizzazione di membri chiave del gruppo ransomware Hive. Questo annuncio fa seguito allo smantellamento dell'operazione ransomware Hive circa un anno fa, durante la quale le forze dell'ordine riuscirono a oscurare il sito web basato su Tor del gruppo.
Il ransomware Hive , emerso nel giugno 2021, ha provocato il caos uccidendo oltre 1.500 entità. Si stima che il gruppo dietro il progetto abbia accumulato oltre 100 milioni di dollari in pagamenti di riscatto prima che la loro infrastruttura fosse sequestrata. In uno sforzo coordinato che ha coinvolto numerose forze dell'ordine come Europol, autorità olandesi e tedesche e i servizi segreti statunitensi, nel gennaio 2023 è stata intrapresa un'azione contro Hive. L'FBI, in particolare, ha rivelato di aver violato la rete del gruppo nel luglio 2022 , acquisendo chiavi di decrittazione per aiutare le vittime a recuperare i propri dati e contrastare potenziali richieste di riscatto per un totale di 130 milioni di dollari.
Nonostante questi sforzi significativi, le autorità stanno ancora lavorando per identificare le persone dietro l’operazione ransomware Hive. Pertanto, il governo degli Stati Uniti ha ribadito la sua offerta di una ricompensa di 10 milioni di dollari per informazioni sui leader di Hive, insieme a una ricompensa di 5 milioni di dollari per qualsiasi dettaglio che porti all'arresto o alla condanna di persone legate all'operazione.
Tuttavia, permane scetticismo riguardo all’efficacia di tali ricompense nel scoraggiare i criminali informatici. Roger Grimes, un evangelista di KnowBe4, ha espresso dubbi sull'impatto di questi incentivi, sottolineando che, sebbene le ricompense possano mettere a disagio i criminali informatici, la loro efficacia deve ancora essere dimostrata. Grimes ha sottolineato le sfide poste dai criminali informatici che risiedono in paesi meno collaborativi con gli Stati Uniti, dove possono eludere le conseguenze o addirittura ricevere protezione dalle autorità locali. Ha sottolineato che, sebbene le ricompense da sole potrebbero non essere sufficienti, qualsiasi pressione volta a scoraggiare attività dannose nel cyberspazio è un passo nella giusta direzione.
L'offerta di ricompense da parte del governo statunitense per le informazioni sul gruppo ransomware Hive sottolinea la gravità delle minacce informatiche e gli sforzi in corso per combatterle, anche se persistono dubbi sull'efficacia di tali misure nel scoraggiare i criminali informatici.