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Siti web israeliani colpiti da un attacco informatico su larga scala

Un provider di telecomunicazioni israeliano è stato colpito da un attacco DDoS (Distributed Denial of Service), che a sua volta ha bloccato diversi siti web governativi lunedì 14 marzo.

I siti web israeliani sono stati colpiti da un attacco DDoS su larga scala

L'attacco è stato confermato dal National Cyber Directorate del paese, l'organo di governo responsabile di tutti gli aspetti della cyberdifesa e della sicurezza in Israele. Il quotidiano israeliano Haaretz ha definito l'incidente il "più grande attacco informatico mai realizzato contro il Paese".

I siti Web interessati sono stati riportati rapidamente online, ma un numero significativo di essi è stato colpito, compresi i siti dei ministeri della salute, della giustizia e degli affari interni. Anche la pagina Web dell'ufficio del Primo Ministro era inaccessibile.

Le autorità israeliane hanno definito l'attacco come un DDoS "su larga scala" che ha avuto luogo lunedì sera, ora locale, e ha preso di mira specificamente i siti web del governo. Tuttavia, non ha affrontato quegli obiettivi uno per uno. Invece, gli aggressori si sono concentrati su un'entità fornitore di servizi di comunicazione che ha avuto un effetto domino sui siti Web in questione.

La direzione informatica nazionale israeliana ha dichiarato brevemente lo stato di emergenza, mentre era ancora impegnata a valutare l'esatta natura e la portata dell'attacco e ad assicurarsi che i siti Web e i servizi relativi alle infrastrutture critiche, come l'elettricità e l'approvvigionamento idrico, non fossero interessati.

Si sospetta che dietro l'attacco ci sia un attore di minacce sostenute dallo stato

La parte che era dietro l'attacco è ancora sconosciuta e le autorità israeliane non hanno formulato ipotesi o suggerimenti su questo fronte. Tutto ciò che è stato dichiarato ufficialmente è che si ritiene che l'attore della minaccia sia sponsorizzato dallo stato.

La posizione di Israele sulla guerra in corso in Ucraina, o meglio la riluttanza di Israele ad aderire alle sanzioni occidentali, potrebbe aver sollevato qualche perplessità di recente, specialmente con le notizie di aerei privati oligarchi russi che atterrano nel paese. Tuttavia, il ministro degli Esteri del Paese, Yair Lapid, ha affermato che Israele non diventerà "una via per aggirare le sanzioni" imposte dal mondo occidentale.

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