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L'FBI avverte: gli hacker scatenano l'intelligenza artificiale per creare malware devastanti

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L'FBI ha messo in guardia sull'allarmante aumento del crimine informatico facilitato da strumenti generativi di intelligenza artificiale (AI) come ChatGPT. Gli hacker stanno sfruttando questi chatbot di intelligenza artificiale per generare rapidamente codice compromesso, portando a un'impennata di varie attività illecite. I truffatori e i truffatori stanno affinando le loro tecniche con l'aiuto dell'intelligenza artificiale, mentre i terroristi chiedono consiglio a questi strumenti per condurre attacchi chimici più devastanti. L'FBI ha espresso le sue preoccupazioni durante una telefonata con i giornalisti, sottolineando l'urgente necessità di affrontare questa minaccia emergente.

Secondo una dichiarazione di un alto funzionario dell'FBI, riportata da Tom's Hardware, l'agenzia prevede un'ulteriore ondata di attività di criminalità informatica guidate dall'IA man mano che i modelli di intelligenza artificiale diventeranno più ampiamente adottati e accessibili. L'aumento dell'adozione dell'IA tra i malintenzionati ha consentito loro di migliorare le loro normali attività criminali. I generatori di voci AI ingannano e impersonano persone fidate, portando a truffe che prendono di mira i propri cari e le persone anziane. L'utilizzo dell'IA in schemi fraudolenti rappresenta una sfida significativa per le forze dell'ordine e sottolinea la necessità di vigilanza e contromisure per combattere il panorama in evoluzione delle minacce informatiche guidate dall'IA.

Non è il primo malware correlato all'intelligenza artificiale

L'emergere di hacker che utilizzano strumenti di intelligenza artificiale come ChatGPT per produrre malware dannosi non è una novità. Nel febbraio 2023, i ricercatori di sicurezza di Checkpoint hanno scoperto casi in cui attori malevoli avevano manipolato l'API di un chatbot, concedendogli la capacità di generare codice malware dannoso. Ciò ha consentito a quasi tutti i potenziali hacker di accedere a una semplice interfaccia per creare virus.

Il dibattito in corso

Nel maggio 2023, mentre l'FBI ha espresso profonda preoccupazione per i potenziali pericoli posti dai chatbot AI, alcuni esperti informatici hanno presentato una prospettiva diversa. Hanno sostenuto che la minaccia rappresentata dai chatbot di intelligenza artificiale potrebbe essere stata esagerata. Secondo questi esperti, la maggior parte degli hacker trova ancora exploit di codice più efficaci attraverso mezzi tradizionali come fughe di dati e ricerche open source. Martin Zugec, direttore delle soluzioni tecniche di Bitdefender, sottolinea che la maggior parte degli autori di malware alle prime armi ha bisogno delle competenze necessarie per aggirare le protezioni anti-malware dei chatbot. Inoltre, Zugec sottolinea che la qualità del codice malware dei chatbot è scadente. Questo diverso punto di vista mette in mostra il dibattito in corso sull'effettivo impatto dei chatbot di IA sul panorama della sicurezza informatica.

Le opinioni contrastanti tra l'FBI e gli esperti informatici in merito alla minaccia rappresentata dai chatbot di intelligenza artificiale lasciano la comunità della sicurezza informatica divisa sui potenziali rischi. Mentre alcuni esperti sostengono che gli hacker si affidano ancora di più agli exploit di codice tradizionali derivanti da fughe di dati e ricerche open source, l'avvertimento dell'FBI sull'aumento del malware basato sull'intelligenza artificiale continua a sollevare preoccupazioni. La recente interruzione dello strumento di OpenAI per rilevare il plagio generato da chatbot aumenta ulteriormente il disagio. Se le previsioni dell'FBI si rivelassero accurate, potrebbero significare tempi difficili nella battaglia in corso contro gli hacker che utilizzano i chatbot per alimentare le loro attività dannose. L'incertezza che circonda questo problema sottolinea l'importanza della vigilanza e della ricerca continue per stare un passo avanti rispetto alle minacce informatiche in evoluzione.

Come l'FBI combatte il malware

Il Federal Bureau of Investigation (FBI) ha utilizzato un approccio sfaccettato per combattere la crescente minaccia del malware. Il rilevamento precoce e l'analisi di ceppi di malware nuovi e sofisticati sono fondamentali per i loro sforzi. L'FBI identifica prontamente le minacce emergenti utilizzando una tecnologia avanzata e una rete di esperti di sicurezza informatica, consentendo indagini mirate e misure proattive. Le partnership di collaborazione con organizzazioni del settore privato, agenzie governative e corpi di polizia internazionali facilitano lo scambio di informazioni e intelligence cruciali sulle campagne di malware. Il team dedicato di esperti di digital forensics dell'FBI svolge un ruolo fondamentale nella raccolta di prove dai sistemi infetti, contribuendo all'identificazione e al perseguimento dei criminali informatici.

Campagne di sensibilizzazione pubblica e iniziative educative istruiscono individui e organizzazioni sui pericoli del malware, consentendo loro di riconoscere e segnalare attività sospette. Inoltre, le operazioni di rimozione coordinate, condotte in collaborazione con partner internazionali, aiutano a interrompere e smantellare l'uso di infrastrutture dannose da parte dei criminali informatici. Con una formazione avanzata sulla sicurezza informatica per i suoi agenti e analisti, l'FBI rimane vigile nella sua missione di proteggere il pubblico dalle minacce in evoluzione poste dal malware.

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